Scuola dell’Infanzia (3-6 anni)

In locali adeguati, attrezzati a misura di bambino, sono stati predisposti angoli strutturati per permettere di imparare giocando. Stimoliamo la fantasia e la creatività, siamo aggiornati e preparati in merito ai continui cambiamenti della scuola dell’infanzia, adeguiamo i nostri programmi didattici alla normativa vigente e soprattutto siamo pronti a sperimentarci come portatori di novità a vantaggio dei bambini.

Garantiamo professionalità ed aggiornamento con un occhio più attento alle esigenze delle famiglie ed il servizio ampio proprio di una scuola privata.

Le attività didattiche vengono prevalentemente svolte suddividendo i bambini per gruppi di età al fine di aiutarli nell’apprendimento e nel raggiungimento degli obiettivi.

Le classi sono verticali, 3, 4 e 5 anni insieme per sviluppare l’autonomia dei bambini e aiutarli a crescere in un clima collaborativo, i grandi aiutano i più piccoli.

Ogni anno scolastico il team educativo sceglie un tema per la programmazione, cioè il filo conduttore delle attività atte al raggiungimento degli obiettivi educativi.

Le attività della scuola dell’infanzia sono: attività motoria, inglese, musica, educazione all’ascolto, prescrittura e prelettura (5 anni), attività grafico/pittoriche, manipolazione, educazione ambientale, ecc.

Daremo priorità alla natura, al riciclo, al recupero di materiali inutilizzati per farne giocattoli o opere d’arte. I bambini impareranno a giocare all’aria aperta con piante e ortaggi. Il pasto giornaliero sarà costituito da prodotti dell’azienda o locali (km 0), meglio se proprio i bambini li avranno seminati, curati e raccolti.

PROGRAMMA DIDATTICO

Attività didattiche tradizionali legate al ciclo dell’infanzia:

  1. Sviluppare la capacità di osservazione della realtà
  2. Sviluppare la capacità di confrontare gli elementi della realtà
  3. Sviluppare la motricità globale della mano
  4. Controllare i movimenti della mano
  5. Acquisire la capacità di prensione e guida del mezzo grafico
  6. Sviluppare la coordinazione occhio-mano
  7. Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive
  8. Acquisire la capacità di esprimersi attraverso l’attività grafico-pittorico-plastica
  9. Acquisire la capacità di eseguire una semplice rappresentazione grafica dello
  10. schema corporeo
  11. Sviluppare l’utilizzo di tecniche di colorazione
  12. Usare il colore per riempire lo spazio-foglio
  13. Sviluppare la capacità di colorare entro i contorni

FASE DI SVILUPPO DELLO SCARABOCCHIO

Lo scarabocchio inizialmente è un evento cinetico che provoca piacere motori o e VISIVO, un espressione dei movimenti della mano e del braccio sostenuti da un’attività globale di tutto o di una parte del corpo in cui non interviene il fattore intellettivo se non l’intenzione di lasciare una traccia.

La Kellog (1970) ha identificato quattro stadi per lo sviluppo delle capacità grafiche spontanee dai primi segni dei bambini di meno di 2 anni alle rappresentazioni grafiche di quelli di 5 anni che cominciano a copiare gli schemi offerti dalla società. Prima di questa età ogni bambino attraversa i quattro successivi stadi utilizzando le proprie percezioni ed attività personali senza influenze esterne, senza copiare la realtà che lo circonda.

Il primo stadio è detto Stadio dei modelli (2 anni) è caratterizzato dalla produzione di:

  • Scarabocchi Elementari: sono semplici segni (linee singole, multiple, zig-zag, spirali cerchi imperfetti ecc.) espressione di variazione della tensione muscolare che non richiedono controllo visivo.
  • Modelli di Organizzazione: consistono nelle differenti modalità di utilizzate dai bambini nel collocare gli scarabocchi sul foglio di carta (centrale, orizzontale, diagonale ecc.).

Il secondo stadio è caratterizzato dalla produzione di:

  • Diagrammi: sono i primi segni realizzati dal bambino che possiedono una organizzazione interna e consistono in linee singole utilizzate per formare croci, triangoli, ovali e altre forme che vengono disegnate utilizzando come riferimento i bordi del foglio. I bambini disegnano i diagrammi combinandoli fra loro o con scarabocchi semplici.
  • Forme Diagrammatiche Emergenti: costituiscono un livello di transizione prima dei diagrammi, sono disegnate senza usare come riferimento il bordo del foglio, non presentano ancora forme definite.

INDICAZIONI PRATICHE

  1. ATTIVITA’ GRAFICHE: osservare il disegno libero del bambino per capire in quale stadio si colloca. Stimolare l’attività grafica; nel corso della giornata 20 minuti di attività. Prima colorare con le dita, successivamente passare ai colori senza colore e così via. Guidare l’impugnatura corretta dei colori mediante appositi ausili, se ha già lateralizzato (preferenza stabile della destra o della sinistra per mangiare, scrivere, ecc.). Fornire, per colorare le immagini, i colori principali (rosso, giallo e blu). Richiedere al bambino la scelta adeguata del colore, rispetto al disegno. Stimolare la denominazione prima attraverso gli oggetti, e poi ricercando il colore all’interno di immagini comuni. Misurare il tempo dedicato a ciascuna attività, registrando le pause che il bambino compie. Usare le preferenze spontanee del bambino per suscitare il suo interesse. Mantenere un clima positivo e affettuoso, esigendo però il rispetto delle regole. Infine, quando il bambino sarà diventato più bravo, richiedere la produzione della figura umana (uomo girino).
  2. MEMORIA: insegnare al bambino una breve filastrocca o un ritornello a memoria, ripetendola ogni giorno finché non la produce correttamente: registrare il tempo dedicato in ciascuna sessione e i giorni di cui ha avuto bisogno per la memorizzazione, al fine di monitorare il suo potenziale di apprendimento.
  3. FORNIRE CONSEGNE: insegnare al bambino a seguire le istruzioni fomite dall’adulto, sia relativamente a momenti della vita pratica che ad azioni e attività in corso.
  4. ASCOLTARE BREVI E SEMPLICI RACCONTI: raccontare al bambino una storia con il supporto delle immagini. Registrare le pause motorie che il bambino compie. Fare delle domande utilizzando le immagini, chiedendo al bambino di indicare i personaggi o i luoghi nominati dall’educatore.
  5. PRODUZIONE LINGUISTICA: coinvolgere giornalmente il bambino in attività ludiche, utilizzando le parole per descrivere le attività in corso. Porre al bambino delle domande semplici su ciò che sta facendo o sul nome di un oggetto e se non risponde fornire un modello richiedendo mediante il gioco la sua definizione.
  6. LOGICO OPERATORIA: riconoscere e raggruppare grande, piccolo, forme e immagini uguali. ES. Mettiamo tutte le bambole in quel contenitore, oppure con le figure raggruppare cerchi, quadrati, ecc.
  7. MOTRICITA’ FINE: come giochi di incastri, puzzle, tessitura, ecc.

Attività didattiche particolari legate alla ruralità ed alla tradizione locale:

  • Come nasce un frutto: la metodologia, la tecnica e la tecnologia utilizzata per l’ottenimento del frutto;
  • Il ciclo biologico delle piante: il ruolo fondamentale delle piante nell’ecosistema;
  • Gli insetti utili e dannosi: il rapporto degli insetti con le coltivazioni e il loro habitat naturale;
  • Laboratori pratici: trasformazione della frutta; laboratorio del gusto; percorso degli odori;  i vecchi mestieri; le piante infestanti; il riciclo.

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